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"Avere qualcosa di importante da dire e che sia utile a tutti o a molti. 

Sapere a chi si scrive. Raccogliere tutto quello che serve. Trovare una logica su cui ordinarlo. Eliminare ogni parola che non serve. Non porsi limiti di tempo"

don lorenzo milani

SCRIVERE IN PRIMAVERA

Dal giardino sale nel mio studio il profumo dolce del gelsomino. Succede quando il sole gira intorno alla casa e i suoi raggi incominciano ad accarezzarne i fiori. Allora si schiudono, abbandonati, e regalano alle api il loro polline e a me l’ispirazione. In ogni mio libro ci sono segreti che i lettori non sanno, pagine scritte a ritmo di musiche che non sempre rivelo, perché un po’ mi vergogno e un po’ mi proteggo, come fa un cuoco con un ingrediente segreto. Ogni libro è figlio della propria stagione, di sapori, colori e rumori. Una merla ha fatto il nido nella siepe di casa e la guardo felpato, per non spaventarla. Ha posato tre uova la settimana scorsa e non vedo l’ora che nascano i piccoli. Una tortora l’ha imitata, sul ramo alto della betulla. Lo so che c’è perché la vedo andare e venire, e al mattino canta, allo spuntare del sole.

Fra due settimane esce un mio libro nuovo, che ha in sé i rumori del mio giardino. Ho licenziato le bozze da qualche minuto, col profumo vanesio del gelsomino. Vorrei che ne poteste sentire l’odore, mischiato a quelli del cibo, che è mezzogiorno. Mischiato ma non confuso: odore di vita. Posso solo darvi uno scorcio di prato, un’occhiata furtiva sulla copertina, di un libro che ho scritto anzitutto per me. Per i miei figli, che invocavano storie e mondi sereni per addormentarsi sognanti, e ti accorgi che anche tu sogni con loro se decidi di scrivere a loro misura. Se tu sei l'estate ubertosa di frutti, sono loro che sono la primavera.


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