Tra giornali e inviti a videoconferenze per parlare di questo piccolo videoclip, mi rendo conto che questo divertissement satirico che ho creato e postato sul mio canale youtube ha fatto e sta facendo ancora parlare molto di sé. A tutti quelli che mi chiedono come mai mi sia saltato il grillo di prendermi gioco di Manzoni rispondo che io non rido di Manzoni, rido con Manzoni. Il punto è di chi, insieme al mio amico Ale, rido, di un riso a dire la verità più amaro che sguaiato: "Così va il mondo. Voglio dire, così andava nel secolo decimosettimo", chiosa Manzoni a un certo punto del romanzo, circoscrivendo con la sua consueta ironia le affermazioni che aveva appena fatto a quel periodo. Che amarezza constatare che sono vere tal quali anche per noi, oggi, a duecento anni di distanza dalla pubblicazione dei Promessi Sposi e a quattrocento dai fatti che nel romanzo sono narrati.
Ai molti che si scandalizzano di come si possa anche solo immaginare di fare uno sberleffo a un monumento della letteratura, della morale, del cattolicesimo, della lingua, del costume e di tutto quello che al mercato mio padre comprò, cito Chesterton: "La prova della bontà di una religione è il poter ridere di essa". Anche il manzonismo è, per certi versi, una religione: potersi accostare ai Promessi Sposi con leggerezza è un privilegio che solo i capolavori concedono.
Per tutto il resto, purtroppo, che si vedrà messo alla berlina nel video, o Manzoni era un profetico Nostradamus, o noi abbiamo imparato davvero poco dall'historia, che dovrebbe essere magistra vitae, e che invece si sta ripetendo tal quale. Se possibile ancor più irridente.
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