Dov’è impossibile calcolare, bisogna suggerire. Tra l‘espressione della realtà del mondo fisico e quella della realtà dello spirito umano il contrasto è, in fondo, il medesimo che si nota fra i compiti del fresatore e del liutaio: ambedue lavorano al millimetro; il fresatore però, usa strumenti meccanici di precisione, il liutaio si fa guidare, anzitutto, dalla sensibilità dell’orecchio e delle dita. Non sarebbe bene né che il fresatore si contentasse dell’empirismo del liutaio, né che questi pretendesse di scimmiottare l’altro. Si vorrà negare che ci sia un “tatto” delle parole come ve n'è uno della mano?
(M. Bloch, Apologia della storia)
Licenzio oggi le bozze di un mio nuovo romanzo. Si tratta di un lavoro molto diverso dai miei soliti scritti, che ha impegnato tanti anni divertenti. Di norma una certa pigrizia giornalistica titola "l'ultima fatica di ...". Vorrei che queste pagine riuscissero a trasmettere lo scervellamento divertito dell'indagine storica, la bellezza della ricerca archeologica, il rigore della filologia e - insieme - l'azzardo dell'invenzione.
"Misto di storia e invenzione", definiva Manzoni il romanzo storico. La storia è quella che vedete semplicemente suggerita dai libri che compaiono sullo sfondo. E dovrebbe bastare questa piccola teoria di titoli per capire che non di una storia sola si tratta...
L'invenzione è quella della "mano del liutaio", di chi non sa ma prova a suggerire, con la sensibilità dell'orecchio, e delle dita. E della fantasia.
Il romanzo esce il 30 giugno: titolo, protagonisti, trama, genere li teniamo segreti ancora per un po'? Conoscete l'autore, immortalato in posa da Ken Follett sulla terza di copertina. Ma questo romanzo è una prova inattesa...
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